Lo que se necesita:
Preferiblemente un bebé o un niño pequeño que no se exprese aún bien; unas fichas con dibujos.
Cómo se juega:
Pues realmente es muy fácil. Los hermanos mayores van traduciendo lo que diga el bebé en el idioma que queráis que utilicen, inventando una historia, ayudándose con los dibujos que les proporcionareis o que ellos mismos vayan dibujando.
Yo, por ejemplo, he trabajado las emociones, utilizando dibujos con caras divertidas, enfadadas, etc y pensando en los porqué (quiere un plátano, agua, pelota, etc).
Con más hermanos y por lo tanto más interpretes, el juego se hace más divertido por el lío que montan.
Veronica inizia giá con i suoi discorsini e l'altro giorno Eduardo (il maggiore) mi ha detto che la capiva, perché lui conosce la lingua bebè. Così è nato il "gioco dell'interprete". Veramente ci possono essere differenti versioni del gioco che vi commenterò via via; ma oggi vi propongo "l'interprete di bebè".
Di cosa abbiamo bisogno:
Preferibilmente un bebè o un bambino piccolo che ancora non si esprime bene; delle schede con disegni.
Come si gioca:
È realmente facile. I fratelli più grandi traducono quello che dice il bebè nella lingua che vogliamo che utilizzino, inventando una storia con l'aiuto dei disegni che gli daremo o che loro stessi disegnano.
Io, per esempio, ho "lavorato" sulle emozioni, utilizzando faccie divertenti, tristi, etc e pensando ai perché (vuole una banana, acqua, palla, ecc).
Con più fratelli e quindi più interpreti, il gioco diventa ancora più divertente per il caos che si crea.
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